LUIGI BARZINI
AL FRONTE
(maggio-ottobre 1915)
MILANO
Fratelli Treves, Editori
1915
—
Terzo migliaio.
PROPRIETÀ LETTERARIA.
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Copyright by Fratelli Treves, 1915.
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Milano — Tip. Treves.
[v]
Questo libro, che rispecchia gli aspetti dellanostra guerra nei primi quattro mesi del suosvolgimento, dagli ultimi giorni di maggio agliultimi giorni di settembre, è il frutto di varîperiodi di residenza al fronte. Ma è stato partecipandoal viaggio dei corrispondenti dei giornalinelle zone di operazione, viaggio duratoquasi cinque settimane, che l'autore ha potutoraccogliere la materia essenziale del volume.
La pagina con la quale egli concludeva sulCorriere della Sera i resoconti di quella lungagita e riassumeva il senso delle cose vedute,viene ad essere anche una specie di commentodel libro stesso, ne compendia il significato ene delinea il carattere. Essa ci appare come laprefazione più naturale del lavoro, e la riproduciamoqui. Mettiamo all'inizio quello che fuscritto alla fine. Del resto la prefazione è semprel'ultima cosa che si scrive di un libro.Essa è un epilogo che si finge programma.
[vi]
Nella loro visita al fronte i rappresentantidella stampa hanno cercato di portare all'animaaspettante della Nazione una conoscenzadiretta e sentita, per quanto manchevole e sommaria,della lotta eroica che si snoda per vettee per valli su quasi seicento chilometri, daighiacciai del Cevedale e dell'Adamello al Golfodi Trieste.
Tutto quello che giornalisti di ogni regionee di ogni opinione hanno scritto dai campi dibattaglia, non può non avere dato al paese argomentiinfiniti di fierezza, di orgoglio, di conforto.Le cronache frettolose e disordinate deicorrispondenti di guerra, sospinti dall'incalzaredel tempo, sono risultate come una documentazionevissuta, umana, spesso palpitante e commossa,dell'entusiasmo guerriero e lieto delletruppe e del loro valore indomabile che lasapienza e la volontà del comando conduce.
Abbiamo visto come si combatte sull'eternogelo delle più alte montagne, come si issanocannoni fino all'inaccessibile, come si creanoper tutto nuove strade tagliate spesso nella vivaroccia fino ai nevai, come si distruggono fortezzenemiche, come si lanciano ponti sottoal bombardamento, come si assaltano e si[vii]conquistano le posizioni più formidabili, come sirespingono e si sfanno gli attacchi del nemico,abbiamo ammirato la cooperazione perfetta ditutte le armi, lo spirito di sacrificio di tutti icorpi, la concatenazione serrata delle azioni,la prontezza delle manovre, la vastità e la esattezzadei servizi. Se da tutte queste visioni dellaguerra, che la stampa ha diffuso, la Nazioneha tratto una conoscenza più profonda dellasua forza, la Nazione deve sentirsi più forte,deve cioè contemplare l'avvenire co