STORIA
DELLA DECADENZA E ROVINA
DELL'IMPERO ROMANO

DI

EDOARDO GIBBON

TRADUZIONE DALL'INGLESE


VOLUME DECIMOTERZO


MILANO
PER NICOLÒ BETTONI
M.DCCC.XXIV

[5]

STORIA

DELLA DECADENZA E ROVINA

DELL'IMPERO ROMANO


CAPITOLO LXVII.

Scisma de' Greci e de' Latini. Regno e carattere diAmurat. Crociata di Ladislao Re d'Ungheria. Sconfittae morte del medesimo. Giovanni Uniade. Scanderbeg.Costantino Paleologo, ultimo Imperatore diCostantinopoli.

Un Greco eloquente, padre delle scuole dell'Italia,ha paragonate fra loro e celebrate le città diRoma e di Costantinopoli[1]. Il sentimento che Manuele[6]Crisogoras provò alla vista dell'antica Capitaledel Mondo, sede de' suoi antenati, superò tutte leidee che egli avea potuto da prima formarsene; nèbiasimò d'indi in poi l'antico sofista che esclamavaessere Roma un soggiorno non fatto per gli uomini,ma per gli Dei. Questi Dei e quegli uomini eranospariti da lungo tempo; ma un entusiasmo eccitatoda nobili ricordanze trovava nella maestà delle rovinedi Roma l'immagine della sua antica prosperità.I monumenti de' Consoli e de' Cesari, de' Martirie degli Appostoli, eccitavano per ogni lato lacuriosità del filosofo e del cristiano. Manuele confessò,che l'armi e la religione di Roma erano statepredestinate a regnar sempre nell'Universo; ma questavenerazione che gl'inspiravano le auguste bellezzedella madre patria, nol fecero dimentico dellapiù leggiadra fra le sue figlie, della Metropoli nelcui seno era nato. Mosso da fervor patrio e da sentimentodi verità il celebre Bizantino, esalta con unostile condegno i vantaggi naturali ed eterni di Costantinopoli,magnificando poi ancora i men saldimonumenti della potenza e dell'arti che l'aveano abbellita.Ma in questa seconda parte, osserva modestamenteche la perfezione della copia ridonda a maggiorgloria dell'originale, e che è un contento ai genitoriil vedersi rinnovellati e perfin superati dai proprj figli.«Costantinopoli, dice l'Oratore, è situata sopra diuna collina tra l'Europa e l'Asia, tra l'Arcipelagoe il Mar Nero. Essa congiunge, a comune vantaggiodelle nazioni, due mari e due continenti, tenendo asuo grado aperte, o chiuse le porte del commerciodel Mondo. Il porto di essa, cinto da ogni bandadal continente e dal mare, è il più vasto e sicuro[7]fra tutti i porti dell'Universo. Le porte e le muradi Costantinopoli possono essere paragonate a quelledi Babilonia. Alte, numerose e saldissime ne sono letorri; il secondo muro, o l'esterna fortificazione,basterebbe alla difesa e alla maestà di una Capitalemen rilevante, e potendosi introdurre nelle sue fosseuna grossa e rapida corrente, è lecito chiamarla un'isolaartificiale, atta ad essere alternativamente circondatasiccome Atene[2] dalla terra e dalle acque».Vengono citate due cagioni che naturalmente, e conefficacia, dovettero contribuire a

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